- Itinerari
Oltrepò pavese: Passo del Carmine e Passo del Penice
L’Oltrepò Pavese è una terra che sa regalare tanto, soprattutto ai ciclisti più temerari che non si lasciano intimidire di fronte ad una grande sfida.
Perché è proprio quello che sarà questo percorso da intraprendere in MTB: un itinerario ricco di soddisfazioni, che unisce due importanti crocevia della zona meridionale della Lombardia, il Passo del Carmine e il Passo del Penice.
Dal ciottolato della piazza di Montebello della Battaglia, si inizia a pedalare in direzione di Borgo Priolo, per scaldare le gambe fin da subito, perché i due Passi sono davvero impegnativi!
Imboccando la SP38, si passa per Ponte Carmelo, Ca’ del Fosso, Canareva e Ca’ del Zerbo: una serie di frazioni dove si possono ammirare i tipici vigneti e le colline serpeggianti dell’Oltrepò Pavese.
Non appena si arriva al Passo del Carmine ci si può concedere un momento di meritato relax sgranchendosi un po’ le gambe, facendo qualche foto per poi proseguire verso la località Casa Marchese.
È possibile decidere di continuare sul percorso o fare una piccola deviazione per osservare la vista sul Lago di Trebecco, e prepararsi ad affrontare un’altra salita davvero challenging per raggiungere il Passo Penice.
Lungo la salita, il panorama sulle colline dell’Oltrepò lascerà a bocca aperta… per fortuna c’è Casa Matti dove riempire la propria borraccia e iniziare il tratto più impregnativo: la salita fino al Santuario di Santa Maria e alla cima del Penice. Da qui, la vista ripaga di tutti gli sforzi. Il panorama verso la Pianura Padana e l’Appennino è unico, merita sicuramente una foto insieme alla propria compagna di avventura, la bicicletta!
Adesso è tempo di scendere in direzione Varzi, famosa per il salame, dove non resta che degustarlo in una cantina o in un’osteria per riprendersi dalla fatica del percorso, accompagnato da un buon bicchiere di Bonarda.
Proseguendo per Rivanazzano, l’ultimo tratto ciclabile è la vecchia ferrovia convertita in percorso ciclopedonale chiamato Greenway Voghera-Varzi, rientrando in un ultimo saliscendi verso Montebello della Battaglia, chiudendo così l’itinerario.
È stato un percorso impegnativo? Sì! È stato emozionante? Ancora di più!
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