Naviglio Pavese
Il Naviglio Pavese è la realizzazione di un sogno durato quasi cinque secoli
Il Naviglio Pavese nasce come canale navigabile che univa Milano a Pavia; prende le acque dalla Darsena di Porta Ticinese a Milano e sfocia nel Ticino a Pavia (cosiddetta area del Confluente) seguendo l´andamento della antica ‘via postale’.
Ha una lunghezza di 33,1 km e una larghezza di circa 10,8 m sul fondo e 11,8 m a pelo d’acqua. Pur scorrendo a fianco del più vecchio ‘Navigliaccio’, univa sia la funzione irrigua sia quella di via di trasporto.
Carta d’identità
Anno di nascita: 1359
Lunghezza: 33,1 km
Terre irrigate: 8.000 ha
Inizio: Darsena di Milano
Termine: Pavia (Ticino)
Storia
Il Naviglio Pavese è la realizzazione di un sogno, durato quasi cinque secoli, di un collegamento diretto tra Pavia e Milano.
Furono i Visconti, nel 1359, a dare il via ai lavori per la costruzione di un canale inizialmente non navigabile, ma molto utile per mantenere lo splendore del parco del Castello di Pavia dove Gian Galeazzo amava cavalcare.
Nella seconda metà del 1500, sotto la dominazione spagnola, viene approvato il progetto di Giuseppe Meda, ma i lavoro sono presto sospesi. Duecento anni più tardi vengono ripresi da Napoleone.
Il 16 agosto del 1819 Ranieri, Arciduca d'Austria e Vicerè del Lombardo-Veneto, inaugura il Naviglio Pavese, che dalla Darsena passando per Binasco e Pavia sfocia nel Ticino.