- Borghi
San Ponzo Semola
Fermata lungo la ferrovia Voghera-Varzi, attiva fra il 1931 e il 1966 ed oggi diventata pista ciclopedonale
Nell'Oltrepò Pavese, sulla sinistra del torrente Staffora, sorge il piccolo borgo di San Ponzo, già comune e ora frazione di Ponte Nizza, appartenuto nei secoli passati ai vescovi di Pavia e poi alla famiglia Cesarini Sforza.
Al centro della piazzetta la chiesa, rimaneggiata nel Quattrocento, che tradisce ancora a livello architettonico le sue origini medievali. L'edifico, dichiarato monumento nazionale, conserva al suo interno tracce di affreschi del XVI e del XVIII secolo e un'importante fonte battesimale in pietra datata 1161.
(Fonte FAI Fondo Ambiente Italiano)
L’edificio è in stile romanico lombardo. Esterno. Facciata: il portale è preceduto da un nartece che risale ad epoca rinascimentale, a pianta quadrata e volta a croce. E’ sostenuto da quattro colonne impostate su alti piedistalli in arenaria. I quattro lati del nartece sono caratterizzati da arco a tutto sesto e la copertura presenta tetto a tre falde triangolari ricoperte da coppi. La pavimentazione è in ciottoli con decorazione in cotto: sempre in cotto, prima dell’ingresso, è riportata la data 1831 (probabilmente l’anno di realizzazione della pavimentazione). Il portale d’ingresso presenta un arco rialzato, in arenaria. Nella parte superiore della facciata (al disopra del tetto del nartece), una monofora circolare con decorazione in cotto. Lato destro e sinistro presentano, sotto la linea del tetto, una decorazione ad archetti e, più in basso, le caratteristiche finestre con strombatura esterna. La parte esterna dell’edificio, in corrispondenza del coro, è caratterizzata, sotto la linea del tetto, dalla stessa decorazione ad archetti presente sui fianchi dell’edificio; poco al disotto, due monofore murate ed intonacate, con archivolto in cotto e, nella parte inferiore, due monofore vetrate con strombatura esterna. Il campanile è di forma quadrata, in linea con la facciata; vi sono finestre a feritoia coronate da archi a semicerchio. Era stato coperto da intonaco ma ora è ritornato al suo aspetto originario. Sul fronte del campanile é posta una lapide in marmo bianco, con la seguente epigrafe: Monumento nazionale architettura lombarda sec. XI
Interno:
Nella prima campata di destra, dopo aver superato l’ingresso, si trova la fonte battesimale. Anticamente il battistero era una cappella esterna alla chiesa, a cui si accedeva per una porta, di cui esiste ancora la sagoma (visibile all’esterno, a destra rispetto al portale). Questo perchè in passato una parte del rito battesimale si svolgeva fuori dalla chiesa. La quarta campata destra presenta, al centro del muro perimetrale, una piccola nicchia sopraelevata. Alla destra del presbiterio, uno spazio rettangolare accoglie l’altare dedicato a San Ponzo (con urna contenente i resti del Santo); sul muro al disopra dell’altare, una nicchia con la statua del Santo. Le campate del lato sinistro, rispecchiano quasi completamente la suddivisione del lato destro: vicino all’ingresso, l’accesso al campanile; alla sinistra del presbiterrio, uno spazio rettangolare con altare. Si accede all’altare superando due gradini. Questi, come il resto del presbiterio, risultano in marmo recente. Qui il soffitto è costituito da volta a crociera costolonata. Sulla destra e sulla sinistra rispetto all’altare, due aperture rettangolari danno accesso alla sagrestia con volta a botte (destra) e ad un altro ambiente (sinistra). La balaustra del presbiterio è in marmo. La controfacciata è caratterizzata da un piano sopraelevato sostenuto da due pilastri: lì è stato posizionato l’organo. La navata centrale è marcata da una cornice in gesso che passa al disopra di tutti i pilastri.