- Food & Wine
- Musica e spettacolo
Sagra della Brüsadèla
Assaggiamo la tipica focaccia di Romagnese in Oltrepò Pavese
Domenica 24 agosto Romagnese ospita la 29ª edizione della Sagra della Brüsadela, un appuntamento che ogni anno richiama visitatori e curiosi da tutto l’Oltrepò Pavese e oltre.
La protagonista indiscussa della giornata sarà la Brüsadela, la focaccia tipica di Romagnese nata molti anni fa quasi per caso. In passato, infatti, le famiglie del borgo utilizzavano una piccola porzione di impasto per verificare la temperatura dei forni a legna: il risultato era una focaccia tonda e leggermente bruciacchiata, che col tempo è diventata una vera e propria specialità locale.
A partire dalle ore 9.30 i forni del paese inizieranno a sfornare la tradizionale Brüsadela, che potrà essere gustata sia nella versione salata, accompagnata dai salumi del territorio, sia in quella dolce.
La sagra animerà l’intero borgo con bancarelle di prodotti e artigianato lungo le vie del centro storico e, dalle ore 14.00, con un ricco programma di intrattenimento che vedrà esibirsi Massimo “Macho” Gallinati, Ciclomagia e Bubble Caravan.
Per i più piccoli sarà attiva per tutta la giornata l’iniziativa gratuita Pompieropoli, nell’area adiacente alla piscina comunale, dove i bambini potranno vivere l’esperienza di sentirsi pompieri per un giorno.
La Sagra della Brüsadela di Romagnese rappresenta un’occasione unica per scoprire i sapori autentici e la convivialità dell’Oltrepò Pavese, immersi nella cornice suggestiva dell’Appennino lombardo.
La Brusadèla è un tipo di focaccia di forma tondeggiante lavorata a mano che viene utilizzata tuttora da chi fa il pane in casa a Romagnese come “spia” per segnalare la temperatura corretta del forno a legna prima della panificazione.
La ricetta è semplice: farina, poco lievito e acqua, cui si aggiungono sale o zucchero a seconda della preparazione, salata o dolce, che si desidera ottenere.
Viene celebrata da una sagra che si svolge ogni anno a fine agosto, durante la quale è possibile assaggiare questo prodotto locale accompagnato dai vini tipici della zona: infatti le famiglie che ancora oggi custodiscono i segreti del pane fatto in casa nei giorni della sagra ne sforneranno senza interruzione. Per la cottura, vengono poi mobilitati i vecchi forni a legna rimasti nella valle (una ventina circa).