- Arte e Cultura
Bellezza nelle opere di Giuseppe Amisani
Raffinatezza e umanità del maestro Amisani al Castello Isimbardi di Castello d'Agogna
La mostra, curata dallo storico d’arte Giuseppe Castelli, riunisce 35 opere tra ritratti, paesaggi e soggetti vari, restituendo luce a un artista raffinato e cosmopolita, capace di conquistare i salotti aristocratici d’Europa e del mondo. L’obiettivo è invitare i visitatori a riscoprire un talento immenso, nato in Lomellina e divenuto uno dei più grandi pittori del suo tempo, per restituirgli il posto che merita nella storia dell’arte.
Giuseppe Amisani nacque a Mede nel 1879, proprio nella piazza che oggi porta il suo nome. Dopo gli studi all’Accademia di Brera sotto la guida di maestri come Vespasiano Bignami e Cesare Tallone, sviluppò uno stile pittorico libero e raffinato, vicino ai post-romantici milanesi quali Cremona, Conconi, Bianchi e Carcano. Il suo debutto non fu facile, ma il successo arrivò con il celebre ritratto di Lyda Borelli, che lo consacrò sulla scena artistica nazionale.
Da quel momento Amisani divenne il ritrattista più ambito dell’alta società milanese e internazionale: principi, dame, artisti e politici posavano per lui. Non a caso venne soprannominato “il pittore dei re e dei principi”. Le sue opere sono oggi custodite in prestigiose istituzioni come il Museo Teatrale alla Scala, la Galleria d’Arte Moderna di Milano, gli Uffizi di Firenze e la Pinacoteca di San Paolo del Brasile. Amisani morì a Portofino nel 1941.
Nel 2017 i suoi resti furono traslati nella cappella di famiglia al cimitero di Mede, dove oggi riposa. In quell’occasione l’Amministrazione comunale lo ha omaggiato con una stele commemorativa, segno di un legame mai spezzato con la sua terra natale. Oggi, grazie a questa mostra, Castello d'Agogna e la Lomellina si riappropriano di un capitolo importante della loro storia culturale.