- Arte e Cultura
Cava Manara, tra villeggiature ed eroi del Risorgimento
Le Giornate FAI di Primavera a Cava Manara
Il paese di Cava Manara è situato a pochi chilometri da Pavia; dall'alto di un terrazzo alluvionale il suo nucleo originario domina una fertile pianura delimitata a nord dal corso del Ticino e a sud da quello del Po. In alcuni documenti medievali relativi al sistema viario del territorio si trova persino il riferimento topografico “monte di Cava”. Il paesaggio che si gode dalla piazza principale è di grande suggestione e, nelle giornate più serene, lo sguardo è libero di correre dalle Alpi lombarde fino alle colline dell'Oltrepò.
Cava Manara ha sempre avuto grande importanza strategica nell'ambito della rete di collegamenti nord-sud. Già in epoca romana esisteva “Cavea taberna”, con evidente funzione di stazione di sosta per i viandanti. Nel 912, ad un gruppo di pellegrini diretti a Roma apparve S. Agostino. Vicina al confine tra Piemonte e Lombardo-Veneto, durante il Risorgimento fu poi teatro di diversi scontri. Memorabile quello sostenuto nel 1849 dai bersaglieri guidati da Luciano Manara, in onore del quale nel 1863 il nome di Cava fu mutato in Cava Manara.
Il centro storico è ricco di “memorie” costituite da dipinti, statue, lapidi e architetture. E' ad esempio ancora riconoscibile l'antico perimetro per la presenza di resti di bastioni e porte di accesso. Tuttavia, gli edifici di maggiore interesse artistico sono da ascrivere alla committenza dei Marchesi Olevano, signori di Cava dagli inizi del ‘600 sino alla fine del ‘700. Essi diedero un nuovo volto al paese affidando all'architetto Lorenzo Cassani la realizzazione della chiesa parrocchiale di S. Agostino e della loro villa di residenza, entrambe tardo-barocche.
La visita prenderà avvio dal belvedere della piazza principale, dalla quale si può godere di un notevole panorama sulla pianura circostante e sui resti degli antichi bastioni. Ci si sposterà poco a lato a considerare un elegante esempio di archeologia industriale costituito dalla dismessa “Fabbrica di saponerie e stearinerie”, edificio di fine ‘800 in via di recupero. A fianco si visiterà la Chiesa di S. Agostino, struttura settecentesca a pianta centrale di notevole pregio con un apparato decorativo pittorico interamente dedicato al santo e al cosiddetto miracolo di Cava Manara. Unita fisicamente alla chiesa c'è poi la “villa di campagna” dei Marchesi Olevano, che verrà esplorata in esterno, sottolineandone soprattutto il perfetto inserimento nel contesto ambientale generale. Passando in rassegna alcuni palazzotti sedi in passato delle carceri, del podestà e del bargello, si andrà infine ad ammirare su una facciata lo stemma dipinto degli Olevano e, murata a breve distanza, la lapide in onore di Luciano Manara.
Orari
Sabato: 14:30 - 18:00
Domenica: 10:00 - 18:00
Le prenotazioni per il pomeriggio di sabato 15 verranno chiuse alle ore 10.00 della mattina di sabato 15.
Le prenotazioni per la giornata di domenica 16 verranno chiuse alle ore 23.00 di sabato 15.