- Arte e Cultura
L'incoronazione di Poppea
TEATRO FRASCHINI - LA STAGIONE D'OPERA DEI 250L'INCORONAZIONE DI POPPEA di Claudio MonteverdiSi alza il sipario del 250esimo sulla terza opera in cartellone, L'incoronazione di Poppea di Claudio Monteverdi, venerdì 1 dicembre alle 20.00 e in replica domenica 3 dicembre alle ore 15.30.Spettacolo in coproduzione coi Teatri di OperaLombardia, il Teatro Verdi di Pisa e il Teatro Alighieri di Ravenna.Rappresentata durante il carnevale veneziano del 1643, L'incoronazione di Poppea è l'ultima opera di Claudio Monteverdi.È a soggetto storico e l'autore si presenta come un maestro maturo e creatore innovativo con questo "dramma per musica". L'argomento dell'Incoronazione di Poppea è tratto dal XIV Libro degli Annali di Tacito e Busenello, pur interpretando la storia con una certa libertà, riesce a creare una specie di epopea storica, con una trama avvincente nella quale si muovono l'Imperatore Nerone, la moglie Ottavia, la cortigiana Poppea. Personaggi sanguigni e appassionati senza precedenti nel teatro, dove gli avvenimenti si succedono con un crescendo di interesse, mescolando abilmente il drammatico, il patetico e il comico. Il racconto si dipana rapido tra sfrenate ambizioni, delitti e una sensualità che non conosce costanza o rimorso.Firma la regia un inossidabile Pier Luigi Pizzi che realizza l'allestimento con indiscussa eleganza ed essenzialità visiva l'allestimento. Le redini musicali sono affidate a un barocchista di valore quale è Antonio Greco, che guida il complesso dell'Orchestra Monteverdi Festival/Cremona Antiqua.In questa Stagione l'orario di inizio delle opere (in serale) è cambiato:inizio spettacolo alle ore 20.00NOTE MUSICALIa cura di Antonio GrecoDe L'incoronazione di Poppea ci sono giunti due manoscritti, uno veneziano, rinvenuto nel 1888, ed uno napoletano, tornato alla luce nel 1929.Si tratta di redazioni posteriori alla messa in scena originale (stagione di carnevale 1642/43), probabilmente copie di uno stesso testimone, ma venate da differenze che rivelano varianti, manipolazioni e riscritture, forse opera di allievi del divin Claudio.La genesi de L'incoronazione di Poppea è dunque una questione omerica, ove molti sono i dubbi e poche le certezze.La nostra scelta è stata quella di mettere in scena il più agile manoscritto veneziano, inserendo però i ritornelli strumentali "napoletani".Sotto il profilo drammaturgico nulla cambia: i momenti dell'opera in cui compaiono i ritornelli strumentali sono quasi totalmente sovrapponibili tra i due manoscritti, e quasi sempre identiche risultano le linee del basso continuo.Ma, mentre lo strumentale veneziano è a tre, quello napoletano è a quattro parti. Ad esse mi sono permesso di aggiungere una quinta parte, per adattare la partitura alla nostra orchestra ed al nostro teatro.