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Sapori dell'Oltrepò Pavese: weekend fuori porta autunnali vicino a Milano
Periodo di zucche intagliate e caldarroste, di cieli umorali e di buon vino rosso, di temperature in discesa e dei primi plaid di lana.
L’autunno ha bisogno di una spinta convincente per indurci a vincere la pigrizia e scuoterci da quel torpore che nel fine settimana ci porterebbe a infilare le pantofole e rintanarci in casa.
Incentivo che i borghi dell’Oltrepò Pavese ci offrono senza concederci possibilità di replica, viste le innumerevoli frecce al loro arco in termini di autenticità, tradizione e insospettati tesori nascosti.
Uno spicchio di regione a circa un’ora e mezzo da Milano, tutto da esplorare dalle prime alture fino alle vette montane dove, al di là dei gioielli storici e paesaggistici che racchiudono le sue dolci colline, l’argomento che più è in grado di vincere ogni nostra resistenza sono i prelibati prodotti enogastronomici offerti da una terra che nei mesi autunnali si fa più che mai generosa ed accogliente.
Partiamo dunque per questo piccolo viaggio fra i sapori dell’Oltrepò Pavese: dai malfatti di Fortunago alla selvaggina salmistrata di Zavattarello, dal Pinot di Golferenzo ai ravioli di brasato di Varzi. Assaporando le prelibatezze dei “borghi di pietra” con il gusto e la lentezza suggeriti dalle loro atmosfere sospese nel tempo.