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Cozzo
Cozzo fu in epoca romana un'importante stazione per il cambio dei cavalli posta sulla strada imperiale che conduceva verso le Alpi Cozie (da cui deriva il nome della località) ed aveva nel III secolo d.C. la dignità di città municipale cui faceva capo tutto il territorio dell'attuale Lomellina. Con la fine dell'impero romano anche Cozzo conobbe un lungo periodo di decadenza, sino a quando i monaci benedettini di Cluny vi fondarono un'abbazia e iniziarono a bonificare il territorio.
Nel medioevo, per la sua posizione in prossimità del corso del Sesia, Cozzo fu dotato di un forte castello, ricostruito dai Milanesi nel 1214 e rifatto nel XV secolo, quando divenne possesso della famiglia Gallarati.
Il Castello Gallarati Scotti fu riedificato intorno alla metà del XIV secolo in luogo della precedente costruzione fortificata dell'XI secolo e circondato dai fabbricati dell'antico ricetto. Nel secolo successivo Francesco Sforza conferì il Castello alla famiglia Gallarati, che sopraelevò di un piano l'edificio aggiungendo la merlatura ghibellina e sistemò il torrione d'ingresso con funzione di rivellino. All'interno si conserva il dipinto monocromo di scuola leonardesca raffigurante la celebre "Madonna dell'Umiltà". Le attuali condizioni del complesso sono ottime grazie ai restauri fatti eseguire negli ultimi decenni dalla comunità di Mondo X, che vi è ospitata e ne cura tuttora la conservazione.