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I Malfatti

Piatto della tradizione contadina dell’Oltrepò Pavese

I malfatti sono una prelibata specialità gastronomica che racconta la storia e la tradizione di un territorio ricco di sapori unici, l’Oltrepò Pavese. Qui, da generazioni, la ricetta dei malfatti è stata custodita gelosamente, passando di mano in mano tra le famiglie, conservando così l’autenticità e l’essenza di una cucina che parla di amore per il territorio e per le tradizioni culinarie. 

Per coloro che non ne hanno mai sentito parlare, i malfatti sono degli gnocchi verdi, morbidi e delicati, che vengono preparati con biete fresche, farina bianca e ricotta. Un mix di ingredienti che conferisce ai malfatti un sapore unico e irresistibile.  

Un’occasione di festa

Ma i malfatti sono molto di più di un semplice piatto gustoso. Sono un simbolo di convivialità e amore per la tradizione culinaria. Preparare i malfatti in famiglia diventa un’occasione speciale in cui si riuniscono le persone attorno ad un tavolo in un clima di festa.  

La preparazione dei malfatti richiede tempo, ma ogni istante speso in cucina è un’opportunità per trascorrere momenti preziosi insieme ai familiari e agli amici. Durante la lavorazione si creano conservazioni, si condividono segreti di famiglia e si tramandano anche segreti legati alla cucina locale. È un modo per celebrare le radici e l’identità di una comunità che ha imparato a valorizzare i prodotti del proprio territorio. 

Ogni malfatto è diverso dall’altro 

La loro preparazione è semplice, ma richiede cura. Le biete vengono lessate e poi tritate finemente, con la farina bianca e la ricotta, creando un impasto morbido e vellutato. A questo punto l’abilità delle mani del cuoco entra in gioco per dare forma ai malfatti, che vengono modellati a uno a uno con movimenti delicati e precisi. Per essere ritenuto tale il malfatto deve presentare una forma oblunga, sebbene irregolare, infatti alla vista ogni malfatto risulterà diverso dall’altro. 

Una volta pronti, i malfatti vengono cotti in acqua bollente e salata fino a quando non vengono a galla, segno che sono pronti per essere gustati al meglio. Il loro aspetto rustico e casalingo rende i malfatti un piatto irresistibile, sia per gli occhi che per il palato. La delicatezza dei malfatti si sposa perfettamente con una varietà di condimenti, che possono essere scelti in base alle tue preferenze personali. I più tradizionalisti optano per burro e salvia, oppure per un semplice sugo di pomodoro fatto in casa, arricchito con basilico fresco e una generosa grattugiata di grana padano.  

Storia e tradizione 

Nella storia dell’uomo la lotta contro la fame e la penuria di cibo ha spinto le persone a cercare soluzioni creative per soddisfare i propri bisogni nutritivi, trasformando ingredienti umili in piatti deliziosi.  

Le campagne e i campi circostanti erano una fonte preziosa di erbe e materie prime che potevano essere trasformate in cucina. Erbe come bietola, cicoria selvatica, tarassaco o dente di leone, abbondanti nelle zone rurali, sono così diventate gli ingredienti principali dei malfatti, che venivano combinati con altri ingredienti poveri, ma facilmente reperibili, come pane raffermo, uova e formaggio. La composizione dei malfatti poteva variare a seconda delle stagioni e degli ingredienti disponibili. Durante l’estate, ad esempio, le erbe fresche e croccanti come il tarassaco potevano essere utilizzate per dare un tocco di freschezza al piatto. In inverno, invece, le bietole o altre verdure a foglia verde più resistenti, potevano essere preferite. 

(Fonte: https://www.startoltrepo.it)
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