- Arte e Cultura
La Certosa di Pavia
Storia, arte e visita di uno dei capolavori della Lombardia
Un capolavoro senza tempo alle porte di Pavia
La Certosa di Pavia è uno dei complessi monumentali più straordinari d’Italia e rappresenta una tappa imprescindibile per chi desidera conoscere il patrimonio storico, artistico e spirituale della Lombardia. Situata a pochi chilometri dal centro storico di Pavia, immersa nel paesaggio rurale della pianura pavese, la Certosa unisce arte, architettura e silenzio in un’esperienza di visita unica.
Visibile, accessibile e profondamente suggestiva, la Certosa di Pavia non è un tesoro nascosto, ma un luogo vivo, capace di raccontare oltre sei secoli di storia e di affascinare visitatori provenienti da tutto il mondo.
La storia della Certosa di Pavia
La costruzione della Certosa di Pavia ebbe inizio nel 1396 per volontà di Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano, che la concepì come mausoleo dinastico della propria famiglia. Il progetto, ambizioso e monumentale, richiese oltre due secoli per essere completato e vide l’avvicendarsi delle signorie dei Visconti e degli Sforza.
Come spesso accade nei grandi cantieri della storia, anche la Certosa attraversò fasi complesse, legate agli eventi politici e religiosi del tempo. Questa lunga gestazione ha lasciato in eredità un complesso architettonico in cui convivono armoniosamente elementi gotici, rinascimentali e barocchi, rendendo la Certosa di Pavia una vera testimonianza del passaggio dei secoli.
Arte e architettura della Certosa di Pavia
La facciata monumentale
La facciata della chiesa è uno degli esempi più ricchi e spettacolari della scultura rinascimentale lombarda. Realizzata in marmo di Carrara, serpentino e porfido, è decorata da un fitto apparato di statue, bassorilievi e medaglioni che narrano episodi della storia sacra e profana.
Tra gli artisti coinvolti nella realizzazione della facciata figurano i fratelli Cristoforo e Antonio Mantegazza, Giovanni Antonio Amadeo e Benedetto Briosco, insieme a pittori come Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone. L’insieme restituisce una vera e propria “pagina di pietra” della storia dell’arte italiana.
La chiesa e gli interni
L’interno della chiesa, a tre navate, colpisce per la sua solennità e ricchezza decorativa. L’altare maggiore, realizzato in marmo e pietre dure, domina lo spazio sacro, mentre le volte a crociera presentano decorazioni a cielo stellato eseguite alla fine del Quattrocento.
Le quattordici cappelle laterali custodiscono affreschi e opere di artisti di primo piano come il Perugino e il Guercino. Una monumentale cancellata seicentesca in bronzo e ferro battuto separa le navate dal transetto, conducendo al monumento funebre di Gian Galeazzo Visconti, cuore simbolico della Certosa.
I chiostri e il Palazzo Ducale
Accanto alla chiesa si sviluppano il Chiostro Piccolo e il Chiostro Grande, luoghi di silenzio e armonia, caratterizzati dalle decorazioni in cotto tipiche dell’architettura lombarda.
Sul lato della corte d’ingresso si affaccia il Palazzo Ducale, costruito nel 1625 su progetto di Francesco Maria Richini. Oggi ospita il Museo della Certosa di Pavia, con una gipsoteca al piano inferiore e una collezione di sculture e dipinti del Rinascimento lombardo al piano superiore.
Come raggiungere la Certosa di Pavia
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In auto: ex Strada Statale 35 Milano-Pavia
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In autobus: collegamenti da Pavia (autostazione di via Trieste) e da Milano (MM Famagosta)
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In treno: linea Milano-Pavia, stazione di Certosa di Pavia
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In bicicletta: pista ciclabile lungo il Naviglio Pavese
Cosa vedere a Pavia dopo la visita alla Certosa
La visita alla Certosa di Pavia può essere completata con un itinerario nel centro storico di Pavia. Tra i principali monumenti da non perdere figurano il Castello Visconteo, sede dei Musei Civici, il Duomo rinascimentale con una delle cupole più grandi d’Italia, la basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, che conserva le spoglie di Sant'Agostino e la basilica romanica di San Michele Maggiore, dove fu incoronato nel 1155 Federico Barbarossa.
Simbolo della città è il Ponte Coperto sul fiume Ticino, che collega il centro storico al caratteristico Borgo Ticino, ideale per una passeggiata panoramica.
L’Università di Pavia e i suoi collegi storici
Fondata nel 1361, l’Università di Pavia è una delle più antiche d’Europa e rappresenta uno dei pilastri dell’identità culturale della città. Frequentata nei secoli da studiosi illustri e sede di importanti scoperte scientifiche, l’ateneo pavese è ancora oggi un centro di eccellenza riconosciuto a livello internazionale.
Uno degli elementi più caratteristici dell’Università di Pavia è il sistema dei Collegi universitari storici, un unicum nel panorama italiano. Tra questi spiccano il Collegio Borromeo, fondato nel XVI secolo e affacciato sul Ticino, e il Collegio Ghislieri, istituzione di alta formazione che coniuga tradizione umanistica e ricerca scientifica.
Di grande interesse per i visitatori è anche il Museo per la Storia dell’Università di Pavia, che conserva strumenti scientifici, collezioni e testimonianze legate a figure come Alessandro Volta, Camillo Golgi e Gerolamo Cardano. La visita consente di comprendere il ruolo centrale dell’ateneo nello sviluppo culturale e scientifico della città.
Passeggiare tra i cortili universitari, in particolare nel complesso di Strada Nuova, significa immergersi in un’atmosfera senza tempo, dove architettura storica e vita accademica si intrecciano quotidianamente.
Cosa vedere nei dintorni di Pavia
Il territorio che circonda Pavia offre numerose opportunità di visita, perfette per completare un soggiorno all’insegna della cultura, del paesaggio e dell’enogastronomia.
A sud della città si estende l’Oltrepò Pavese, area collinare famosa per i suoi vigneti, i borghi storici e i castelli medievali. Località come Zavattarello, con il suo castello dal fascino fiabesco, Varzi, inserito tra i Borghi più Belli d’Italia, e Fortunago rappresentano tappe ideali per un’escursione giornaliera.
Gli amanti della natura possono esplorare il Parco del Ticino, tra percorsi ciclabili, sentieri naturalistici e aree protette, perfetti per attività all’aria aperta. Il Naviglio Pavese collega inoltre Pavia a Milano attraverso un suggestivo itinerario ciclopedonale.
Il Pavese conserva importanti testimonianze storiche legate alle grandi famiglie nobiliari che nei secoli hanno governato il territorio. Tra le mete più rappresentative spicca il Castello di Belgioioso, elegante residenza di origine viscontea e sforzesca, oggi sede di mostre, eventi culturali e manifestazioni di rilievo nazionale. Circondato da un ampio parco, il castello è uno degli esempi più affascinanti di architettura rinascimentale della provincia di Pavia.
Di grande interesse è anche il Castello di Chignolo Po, spesso definito la “Versailles della Lombardia” per la sua imponenza e per gli interni riccamente decorati. La visita consente di scoprire una delle più suggestive dimore nobiliari settecentesche del territorio pavese.
A ovest di Pavia si estende la Lomellina, territorio pianeggiante e fortemente identitario, caratterizzato da risaie, canali e borghi storici. Questa parte della provincia racconta un volto autentico del Pavese, dove il paesaggio agricolo si intreccia con una lunga storia.
Tra le località di maggiore interesse spicca Vigevano, celebre per la splendida Piazza Ducale e per il Castello Sforzesco, uno dei complessi fortificati più grandi d’Europa. Accanto a Vigevano, numerosi piccoli centri conservano architetture rurali, tradizioni e una cucina tipica profondamente legata alla cultura del riso.
Visitare la Certosa di Pavia significa quindi aprire le porte a un territorio ricco di storia, arte e paesaggi, ideale per un soggiorno culturale completo.
La Certosa di Pavia non è solo un monumento, ma un’esperienza culturale e spirituale che racconta l’anima di un territorio ricco di storia e bellezza.
Orari
dal 02/01/2026
Il Complesso Monumentale e il Museo della Certosa di Pavia sono aperti al pubblico dal martedì alla domenica, con orario continuato dalle 10:00 alle 16:00 (ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura). La struttura resta chiusa il lunedì.
Chiusure straordinarie/periodi festivi
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25 dicembre 2025 e 1° gennaio 2026: chiuso.
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1° gennaio: chiuso per la visita, ma Santa Messa alle ore 9:30 e 11:30 nella Sagrestia Nuova.
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Prima domenica del mese (es. 4 gennaio 2026): ingresso gratuito in tutti i musei statali.
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5 gennaio 2026: apertura straordinaria 10:00–16:00 (ultimo ingresso 30 minuti prima).
Biglietto d’ingresso
L’accesso non è più basato su offerta libera alla comunità monastica
Il costo del biglietto d’ingresso è di € 10 (eccetto riduzioni o esenzioni previste per legge). È possibile acquistare i biglietti sulla piattaforma Museitaliani (via app – iOS o Android – o browser) oppure direttamente in loco.