- Arte e Cultura
Il coro ligneo proveniente dalla chiesa di San Marino
Conferenza Uno:Uno. A tu per tu con … di Luisa Giordano e Luciano Gritti introduce Laura Aldovini
Proseguono gli appuntamenti del ciclo Uno:Uno. A tu per tu con l’opera, progetto promosso dagli Amici dei Musei e dei Monumenti pavesi, con il contributo di Fondazione Cariplo, in collaborazione con i Musei Civici e il Conservatorio di Musica Franco Vittadini.
Il programma si articola in una serie di incontri che si svolgeranno fino a dicembre 2025, pensati per valorizzare il patrimonio storico-artistico locale e favorire la partecipazione attiva della cittadinanza, compreso il pubblico scolastico. L’edizione in corso si arricchisce del coinvolgimento del Conservatorio, che contribuisce con interventi musicali eseguiti da studenti selezionati.
L’incontro di domenica 8 giugno sarà dedicato al coro ligneo cinquecentesco proveniente dalla chiesa di San Marino. Il pubblico potrà approfondire storia, trasferimento e restauro del manufatto attraverso gli interventi di Luisa Giordano, già professore ordinario di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università degli Studi di Pavia, e Luciano Gritti, restauratore di opere lignee presso la Bottega Gritti, introdotti da Laura Aldovini, direttrice dei Musei Civici.
Il coro ligneo e la chiesa di San Marino
Già ritenuto proveniente dalla chiesa domenicana di San Tommaso sulla base di alcune fonti bibliografiche e segni di manomissioni e ricomposizione, il coro ligneo fu con ogni probabilità realizzato per la chiesa di San Marino. Questa, situata in via Siro Comi, nel centro storico cittadino, fu fondata dal re longobardo Astolfo. Alla fine del dell’XI secolo il monastero divenne cenobio maschile, fu rimodellato in forme romaniche e venne dotato di campanile, salvaguardando gran parte della chiesa altomedievale. L’interno dell’edificio è stato oggetto di rimaneggiamento tra il XVI e il XVII secolo, quando la precedente organizzazione planimetrica in tre navate lasciò il posto a una navata con cappelle laterali. Nella chiesa si collocava la grande pala con “Madonna e il Bambino fra san Gerolamo e san Giovanni Battista”, opera del Giampietrino, allievo di Leonardo, datata 1521, di proprietà del Comune di Pavia, ma dal 1900 ‘concessa’ temporaneamente alla Fabbrica del Duomo e in seguito collocata presso il Vescovado. Un’altra opera fu spostata dalla chiesa di San Marino e ricollocata presso i nostri Musei Civici: si tratta della statua lignea di san Sebastiano, opera di Giuseppe Sala, databile agli inizi del Settecento.
La chiesa è attualmente oggetto di recupero con fondi PNRR del Comune: ormai sconsacrata, è infatti da decenni inaccessibile al pubblico. Con essa, anche il coro, che si trovava nell’abside, è rimasto a lungo celato alla vista della comunità pavese e torna ora fruibile dalla cittadinanza e dai visitatori all’interno dei Musei Civici.
Databile intorno ai primi decenni del Cinquecento, di ignoto autore probabilmente di area lombarda, esso è strutturato su due ordini: quello superiore con 17 stalli, quello inferiore con 8 stalli e un inginocchiatoio centrale. L’apparato decorativo è di grande interesse, per tecnica esecutiva e per repertorio. La sua particolarità consiste nel presentare una decorazione che combina intarsi geometrici e parti dipinte. Le cornici e i profili architettonici mostrano intarsi detti ‘a toppo’, secondo modalità prospettiche tipiche dell’epoca. Nei postergali, nel fregio della trabeazione e sugli inginocchiatoi dell’ordine inferiore si trovano invece superfici a ‘finta intarsiatura’: si tratta di composizioni dipinte a monocromo, a imitazione del legno d’acero o della fusaggine, con effetti di ombreggiature dati da tratteggi neri. Queste riproducono motivi ‘a grottesca’, ispirati a quelli scoperti alla fine del XV secolo nella Domus Aurea a Roma: particolarmente in voga in quegli anni, simili decorazioni si osservano anche nei piani intarsiati del coro ligneo della Certosa di Pavia.
Il restauro
L’intervento di restauro che si sta realizzando in questi mesi mira a ‘salvare’ il pregevole manufatto. Infatti si è preferito spostarlo e collocarlo nella seconda sala della Pinacoteca antica dei Musei Civici, luogo adatto in termini di conservazione e per lo svolgimento del lavoro di restauro, e dove si trova in coerenza anche cronologica con le opere ivi conservate (in particolare in relazione con l’altro capolavoro di ebanisteria rinascimentale conservato ai musei civici, ovvero il modello ligneo del Duomo di Pavia).
Lo spostamento dalla chiesa di San Marino ai Musei Civici è avvenuto nel 2023, grazie al generoso finanziamento da parte dell’Associazione degli Amici dei Musei.
I lavori di restauro prevedono diverse fasi di realizzazione. Dopo un’opera di smontaggio del coro, è stato eliminato lo strato di sporco superficiale composto da polvere, calcinacci e altri materiali di deposito. I lavori stanno proseguendo sui singoli elementi smontati e per alcuni lo stato del procedimento risulta avanzato. Infatti il progetto prevede uno studio sulle effettive condizioni di infestazione del coro, un intervento complesso che prevede la messa in sicurezza delle tarsie e di tutti gli elementi in precarie condizioni e la rimozione della pedana realizzata in legno di noce. Infine sarà probabilmente necessario un ripristino delle corrette tonalità dei legni utilizzati.
Un’introduzione musicale sarà eseguita da Eleonora Gabutti, studentessa del Conservatorio di Musica Franco Vittadini di Pavia, con il seguente programma:
Linee lignee
Johann Sebastian Bach Ciaccona, da Partita n.2 in re minore BWV 1004
Eleonora Gabutti, violino
La relazione dell’intervento musicale con il tema della conferenza è duplice: protagonista è il legno, materiale necessario per la costruzione degli strumenti ad arco, rappresentati dal violino che verrà utilizzato durante l’appuntamento. L’assemblaggio sapiente dello strumento crea armonia tra le risonanze ed assicura la qualità del suono.
Se si considera J. S. Bach come uno dei grandi “architetti della musica”, la “Ciaccona” rappresenta un grandioso “monumento” costruito a partire da un breve tema che continua ad essere riproposto, ma sempre diverso. La serie di variazioni è organizzata secondo il principio del crescendo: sempre più complesse, sempre più difficili tecnicamente fino al virtuosismo, sempre più intense, dal punto di vista emotivo ed intellettuale.
L’ingresso è gratuito, ma previa prenotazione all’indirizzo prenotazionimc@comune.pv.it
Orari
15.30Sala conferenze
Musei Civici di Pavia
Viale XI febbraio, 35