- Arte e Cultura
Il Silenzio della Stampa: apertura straordinaria e visita guidata
Mancano solo pochi giorni alla chiusura, il 30 dicembre, della Mostra Il silenzio della stampa, allestita dalla Biblioteca Universitaria di Pavia (Ministero della Cultura) in occasione del Cinquecentenario della Battaglia di Pavia.
Abbiamo deciso, quindi, di dedicare la nostra apertura straordinaria di sabato 6 dicembre a una visita guidata che sarà tenuta dalla curatrice Maria Cristina Regali.
Con lei potrete osservare e comprendere la selezione di 40 cinquecentine che documentano la produzione libraria pavese prima, durante e dopo il conflitto, momento cruciale della storia cittadina.
L’esposizione si apre con le curate edizioni dei primi vent’anni del Cinquecento quando Pavia conosce una notevole produzione tipografica, appena prima di precipitare nella profonda crisi dovuta alle vicende belliche: molti i volumi illustrati e non mancano esemplari unici in Italia.
L’epidemia di peste, l’assedio francese del 1522 e quello, più duro e lungo, iniziato nell’ottobre 1524 e terminato il 24 febbraio 1525 con la Battaglia, impongono un graduale fermo dell’attività tipografica. In quell’anno, l’unica opera stampata a Pavia è la Narratio di Francesco Taegio, fulcro della mostra, che racconta i drammatici eventi di quei giorni. La sua diffusione è significativa: già nel 1525 viene pubblicata in Germania, Svizzera e Cremona; nel 1655 è ristampata due volte a Pavia e nel 1736 compare a Norimberga.
Mentre la tipografia pavese si ferma, i torchi europei, sull’onda dell’emozione scatenata dall’evento, stampano relazioni, avvisi e fogli volanti ricchi di illustrazioni delle persone coinvolte e dei luoghi del conflitto: si tratta delle prime forme di giornalismo popolare con scopi celebrativi e finalità propagandistiche che continuano pure in tempo di pace e che sono rappresentate in mostra dalla riproduzione di pubblicazioni stampate in Germania e Spagna.
Solo nel 1539 i torchi pavesi tornano a lavorare stampando anche alcune edizioni di pregio che sono offerte nelle bacheche, ma dal punto di vista quantitativo la produzione non recupererà mai lo slancio iniziale.
Chiudono il percorso espositivo i magnifici volumi stampati nella tipografia della Certosa di Pavia.
Nel percorso espositivo s’inserisce una tavola di Daniele Ilariucci realizzata con i caratteri mobili del Museo della Stampa di Lodi e un video realizzato da Angelisa Leonesio di InterArtActivity.
Orari
Sabato 6 dicembre ore 14.30-18.30