- Arte e Cultura
Gerusalemme, di chi è la casa?
Ciclo di incontri "Uno sguardo oltre alla notizia" - GERUSALEMME. DI CHI E' LA CASA?
Il libro di Paola Caridi "Gerusalemme. La storia dell'altro", Feltrinelli Kids, 2019 aiuterà a comprendere l'intricata "questione palestinese". Di chi è la casa? È questa la domanda centrale del libro, a metà tra il romanzo e la saggistica per ragazzi.
Si racconta la storia di Samira e Sarah, due ragazze coetanee, da poco uscite dall'adolescenza. Vivono a Gerusalemme. Samira è palestinese. Sarah è israeliana. Scoprono che la casa in cui ora abita Sarah una volta apparteneva alla famiglia di Samira.Una casa dentro cui Samira non è mai entrata e di cui Sarah non conosce la storia. È Beit Dajani, una villa costruita dal commerciante palestinese Tawfik e poi abbandonata quando la Storia è passata come un terremoto sulla città. Chi ha vissuto a Beit Dajani dopo la fuga dei proprietari nel 1948 a causa della guerra? E come si è trasformato quel quartiere nel corso di un secolo? La domanda di fondo, che racchiude tutte le altre, è appunto: di chi è la casa?L'incontro-scontro tra Samira e Sarah consente alle due ragazze di conoscere la Storia dell'Altro, cioè il modo in cui palestinesi e israeliani interpretano e narrano la storia. L'obiettivo non è arrivare a una storia condivisa, ma alla conoscenza della storia interpretata dai differenti protagonisti.Paola Caridi nata a Roma nel 1961, è socia fondatrice e presidente dell'associazione di giornalisti indipendenti Lettera22 .
Dal 2001 al 2003 è stata – sempre per Lettera22 – corrispondente dal Cairo. Dal 2003 al 2012 è stata corrispondente da Gerusalemme. Ha collaborato con alcune delle più importanti testate nazionali, con la Radio Svizzera Italiana, con periodici specializzati sulla politica internazionale. Fa parte del comitato editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino. Cura dal 2016, assieme a Lucia Sorbera, la sezione del programma del Salone del Libro dedicata alle Anime Arabe, alle culture e alle avanguardie della regione araba e delle sue diaspore.Per Feltrinelli ha pubblicato Arabi Invisibili (2007), Hamas (2009, ) e Gerusalemme senza Dio (2013) per citarne solo alcuni.
A Gerusalemme ha dedicato anche un testo teatrale, Cafè Jerusalem, portato in scena con i Radiodervish. Dal 2008 cura un blog, invisiblearabs.com.Gianni Vaggi insegna Economics and Management of Cooperation and Development presso l'università di Pavia. Oltre che all'università di Pavia dove ha insegnato Economia dello Sviluppo e Storia delle Dottrine Economiche ha insegnato presso le Università di Padova, Genova, dell'Insubria, Vanderbilt Tennesse. E' Direttore del Master in Cooperazione allo Sviluppo che nasce nel 1997 come collaborazione fra Università di Pavia, IUSS Pavia e tre ONG CISP, COOPI e VIS. E' stato vice presidente del programma PEACE - Palestinian European Academic Cooperation in Education.
E' autore di nove libri e oltre settanta articoli scientifici sia di storia del pensiero economico che di economia dello sviluppoModera: - Viviana Mazza, Giornalista e scrittrice Intervengono: - Paola Caridi, Giornalista e storica - Gianni Vaggi, Professore di Economia dello sviluppo, Università di PaviaAula Magna Collegio Cairoli, mercoledì 2 marzo, h.18.00 e on-line
Per iscriversi all'evento è NECESSARIO COMPILARE il modulo di ISCRIZIONE al seguente LINK: https://forms.gle/u2vv24jEUnY85bUM6
Le iscrizioni termineranno il giorno prima dell'evento. L'evento si svolgerà in modalità mista :
PARTECIPAZIONE IN PRESENZA: si informa che i posti sono limitati a 80 e verranno assegnati in ordine di prenotazione, avendo indicato in fase di iscrizione "in presenza". Per la partecipazione in presenza è obbligatorio attendere la conferma di partecipazione e presentare green pass rinforzato e documento di identità all'ingresso.
PARTECIPAZIONE ONLINE: tramite piattaforma ZOOM, si riceverà il link per accedere al webinar poco prima dell'evento, avendo indicato in fase di iscrizione "online".
PROTOCOLLO COVID per evento in presenza aperto al pubblico In ottemperanza a quanto stabilito dalla normativa vigente in materia di contenimento e contrasto alla diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19, La informiamo che gli Ospiti sono tenuti al rispetto del presente protocollo:Esibire alla portineria il documento di identità unitamente al green pass rinforzato;Rilevamento della temperatura corporea (non superiore a 37,5°) e assenza di sintomatologia respiratoria;Igienizzare le maniObbligo di indossare i DPI (FFP2) secondo le disposizioni vigenti, fatta eccezione per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso di tali dispositivi;Distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.Attenersi alle indicazioni fornite dal personale presente in loco