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Il Buon Vino
L’Oltrepò Pavese, terra di grandi e nobili vini
Dal punto di vista vitivinicolo l’Oltrepò Pavese si distingue in Italia per l’importanza e la peculiarità delle produzioni.
Le colline dell’Oltrepò costituiscono la terza area di produzione di vini certificati in Italia per numero di ettari a vite iscritti all’Albo Vigneti (dopo il Chianti e l’Astigiano) e per ettolitri prodotti (fonte: Consorzio Tutela Vini Oltrepò) e il primo bacino vitivinicolo della Lombardia (con il 63% della superficie vitata produce il55% del vino dell’intera regione).
Così con i suoi 13.000 ettari complessivi che si snodano lungo le colline dell’Oltrepo, il visitatore può ammirare vigneti ininterrotti, borghi e paesi dove si respira il sapore della secolare arte enoica di queste terre, regalando scorci e paesaggi di autentica bellezza e grande fascino, insieme a testimonianze medioevali, castelli, eremi, chiesette secolari, tracce della storia rurale civile e religiosa delle genti di qui.
L’Oltrepò saprà stupire il visitatore per la magia del suo territorio che dietro ogni curva riserva inaspettate e piacevoli sorprese, rispondendo, così, alle richieste del moderno enoturista in cerca non solo di grandi vini e di prodotti tipici, ma anche di tutte quelle componenti paesaggistiche, ambientali e culturali in senso ampio che formano, tutte insieme, l'anima e la matrice profonda di un territorio.
La DOC comprende un numero significativo di tipi di vino: dal tradizionale Bonarda, ottenuto con uve Croatina, ad altri rossi storici quali il Buttafuoco, il Sangue di Giuda, il Rosso e il Rosso Riserva costituiti da uvaggi di Croatina, Barbera e altri vitigni locali quali Uva rara e Vespolina; ai bianchi tradizionali quali il Riesling o l’aromatico Moscato.
Da sempre un ruolo centrale è quello del Pinot nero, vitigno complesso e versatile che trova nell’Oltrepò una zona di eccellenza, di particolare vocazione nei suoi tipi più aristocratici: rosso e nobili spumanti per la DOCG Oltrepò Metodo Classico.
A tal proposito è opportuno ricordare che l’Oltrepò Pavese è una delle più importanti zone vitivinicole europee e mondiali per la produzione di spumanti di qualità ed è il più grande “serbatoio” italiano di Pinot nero.
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Scarica Buono a sapersi capitolo Vino edito dalla CCIAA di PaviaAltri link
FacebookL’Oltrepò Pavese, sin dai tempi di Strabone, era considerato zona di vini di qualità. Oggi è il primo “terroir” vitivinicolo di Lombardia.
L’Oltrepò Pavese è quel lembo di terra collinoso a sud della Lombardia noto per essere il punto d’incontro di quattro regioni: Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna. Tale peculiare caratteristica rende l’Oltrepò Pavese ricco di culture, tradizioni e cucine differenti, ma ben integrate tra loro.
Denominazioni DOC e DOCG
La produzione enologica dell’Oltrepò Pavese a indicazione geografica è suddivisa in:
– 1 Docg (Oltrepò Pavese Metodo Classico; Cruasé, marchio collettivo consortile per la versione rosé);
– 7 Doc (Bonarda dell’Oltrepò Pavese, Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese, Casteggio, Oltrepò Pavese, Oltrepò Pavese Pinot grigio, Pinot nero dell’Oltrepò Pavese e Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese);
– 1 Igt (Provincia di Pavia).
(fonte: Consorzio Tutela Vini Oltrepò)